Se con la maglia della Kick Off si è ritagliata uno spazio importante in Serie A e con la Nazionale, con il Bitonto è letteralmente esplosa: 6 gol in 6 giornate. Ma non è solo questo. Col suo modo di essere, semplice e solare, Greta Ghilardi ha già fatto breccia nel cuore dei tifosi: per carità, nella Puglia dell’accoglienza questa è normalità, in poche, però, si sono cucite addosso i colori neroverdi con la sua stessa naturalezza e rapidità.
“Mi sono trovata bene sin dal primo giorno - conferma le numero 3 -. Spostarmi dalla Lombardia è stata una scelta difficile, ma era il momento giusto: volevo provare una nuova esperienza e il Bitonto mi ha colpita. Squadra e staff mi fanno sentire a mio agio, c’è tanto da lavorare, ma la parte più bella è proprio questa: migliorarsi”.
Bene con l’Audace Verona, ma contro la Women Roma bisognerà dare ancora di più. “Abbiamo incontrato un’avversaria che ha sfruttato il contropiede per metterci in difficoltà. Noi siamo state brave nella gestione, soprattutto nella ripresa, ma ci sono stati piccoli errori che potrebbero costarci caro domenica. L’ultima in casa col CMB non è andata come volevamo, questo sarà un motivo più per cercare di riscattarci: non lasceremo nulla al caso e, qualsiasi sia il risultato, vogliamo uscire dal campo soddisfatte della nostra prestazione. Un gol per continuare il trend? Non ci penso mai, conta il collettivo: anche quando ho segnato contro il TikiTaka, a rendermi felice è stato il fatto che Luciléia abbia creduto in me con quell’assist perfetto sul secondo palo. “Sapevo che ci saresti arrivata”: sentire queste parole da una leader come lei, è incredibile per me. E poi c’è Nicoletti: la sua costanza è un modello da seguire”.
Cerca ancora ispirazione, Greta, ignara di essere lei stessa un faro per chi si sta avvicinando al futsal: partita dalla squadra del suo paese natio, Caravaggio - leggenda narra che i genitori l’avessero accompagnata per la prima volta ad un allenamento di calcio a 11 in un giorno di pioggia, nell’inutile tentativo di scoraggiarla -, poco dopo viene notata dall’Atalanta e si distingue nelle giovanili. Quando scoppia la pandemia, il blocco delle attività all’aperto porta Greta al futsal nell’Accademia Calcio Bergamo. Campo più piccolo, pallone diverso, ma lei continua a brillare. Il salto in Serie A, stavolta con la Kick Off non si fa attendere, così come la chiamata del Ct Salvatore. Da allora, parliamo del 1° giugno 2022, Greta - che, ricordiamolo, è solo una 2003 - è diventata una colonna della Nazionale.
“Raduno dopo raduno, il nostro livello di attenzione sale. Il Mondiale è alle porte, ogni dettaglio deve essere perfetto. Il prossimo test match con l’Argentina ci dovrà dare ottime risposte e poi - aggiunge quasi con un filo di voce - spero di essere tra le convocate per le Filippine. Sarebbe davvero un sogno, uno di quei momenti che si ricordano per tutta la vita. Ho sempre pensato soltanto a divertirmi, non avrei mai immaginato che la passione potesse portarmi fino a qui”. E se su quella lista definitiva dovesse esserci il suo nome, il messaggio prima della partenza sarebbe per la famiglia e per il suo ragazzo. “Scriverei loro che ce l’abbiamo fatta, perché gran parte del merito sarebbe di chi c’è sempre stato e ha sempre creduto in me”.
*foto Marco Lovero
Redazione C5 Live














