Lo Sporting Altamarca dimentica la Final Four. "I playoff sono un obiettivo minimo"

Lo Sporting Altamarca dimentica la Final Four. "I playoff sono un obiettivo minimo"

Non una passione che brucia in fretta, ma un lento innamoramento. Tra Nicola Baccin e il futsal è stato così. Ma per capire quanto ora il rapporto sia stabile, basti pensare che dura dal 2016/17, anno in cui il direttore sportivo biancoblu ha lasciato il calcio a 11, dicendo sì allo Sporting Altamarca. “Non ho fatto gavetta sul campo – sorride – ma dietro ad un computer”. A 18 anni, infatti, era già segretario di una società sportiva, mentre a 21 era DS e consigliere in una Seconda Categoria della zona. È quando questa esperienza si chiude, che per lui si spalancano le porte del futsal con la chiamata di Andrea Ceccato. Il progetto è allettante, eppure ci pensa. “Non ero convinto che fosse la mia strada, sono nato nel calcio e volevo continuare lì. Ma per fortuna il presidente ha insistito un’estate intera e ora ringrazio il giorno in cui ho cambiato idea. Andrea mi ha delegato tanto e mi ha permesso di sbagliare il giusto, quel che serve per imparare dai propri errori, ed è questo che sto cercando di insegnare a mia volta. Non solo adesso sono in ambiente che amo, ma fortunatamente sono riuscito a fare del futsal anche il mio unico lavoro”.

IL BILANCIO - Due anni di C1, tre di B, due di A2 e ora il secondo in corso in A2 Élite. 9 stagioni indimenticabili, ognuna a modo proprio. “Momenti bui ci sono stati – racconta Baccin – ad esempio durante il Covid, è stato difficile lasciare a casa determinati giocatori. Siamo stati costretti a ridimensionarci, ma allo stesso tempo è stato in questo momento che abbiamo deciso di tornare ad investire a pieno regime sulla “cantera”. Nel primo anno post-Covid era praticamente impossibile fare proiezioni a lungo termine per cui avevamo un po’ trascurato la scuola calcio, ad oggi – invece – abbiamo un settore giovanile completo: tutte le categorie hanno una squadra o addirittura una doppia squadra, abbiamo 5 sedi e stiamo cercando di far partire un sesto polo che attiri sempre più persone verso uno sport che, purtroppo, non è ancora di prima fascia”. Ma nella famiglia dello Sporting Altamarca c’è anche una realtà femminile e un progetto (in itinere) legato alla disabilità. “Siamo sempre stati vicini al sociale, sia durante il Covid con donazioni, sia con eventi pre-Covid dedicati all’ipovisione col coinvolgimento della squadra campione d’Italia. Attualmente è nata una bella sinergia con la Sport Life Montebelluna, una società sportiva di atleti autistici o affetti da Sindrome di Down, che ha affidato a noi la parte relativa al futsal. Il 16 marzo ci sarà la “Special Olympics” di calcio a 5 unificato al PalaMaser e collaboreremo all’organizzazione della manifestazione, in più – per il prossimo anno –cercheremo di avere una nostra squadra di calcio a 5 unificato. Ma per il momento non posso dire di più”.

SI POTEVA FARE DI PIÙ - Una visione a 360° del futsal, possibile anche grazie al grande interesse suscitato dalla prima squadra. Il successo col Lecco interrompe una striscia negativa analizzata nel dettaglio da Baccin. “Purtroppo, il gruppo non è mai stato al completo in nessuna partita, neanche quando eravamo primi. Gli infortuni sono stati continui e anche lunghi, ma ora bisogna lavorare a livello mentale. C’eravamo posti l’obiettivo della Final Four e non è stato raggiunto, ora l’obiettivo minimo è entrare nei playoff, altrimenti sarebbe una delusione troppo pesante per tutti. Chiaro che alla fine vincerà una sola squadra e il campionato sia molto competitivo, ma – continua – se dobbiamo guardarci tra di noi, si poteva e si doveva fare di più sicuramente. Questo periodo ci darà direttive anche in ottica futura”. Bacchettata necessaria, anche se il messaggio finale è di fiducia. “Impossibile negare l’impegno da parte di squadra e staff tutti i giorni della settimana. Il Maccan Prata? Se non ci saranno gli infortuni – sdrammatizza con un sorriso – ci saranno le squalifiche, ma ci crediamo: a livello di territorio siamo molto vicini per cui è praticamente un derby ed è una società della quale abbiamo massimo rispetto, sia come squadra che come progetto che li ha già portati in zona playoff al primo anno di Élite, ma – taglia corto Baccin –andremo lì per fare punti”.

Ufficio Stampa Sporting Altamarca