Project, un nuovo progetto per il quartiere. Polidori: "Siamo figli del Don Bosco"

Project, un nuovo progetto per il quartiere. Polidori: "Siamo figli del Don Bosco"

Fino a pochi mesi fa, esisteva una semplice squadra amatoriale, composta da amici che amavano condividere il campo insieme. Ragazzi del quartiere Don Bosco, che scendevano in campo per divertirsi, con il sogno di giocare un giorno per una società vera. Oggi, il sogno è diventato realtà sotto il nome Project Don Bosco: una nuova realtà iscritta ufficialmente al campionato di Serie D.

LEGAME - “La nostra storia è strettamente legata al Don Bosco, squadra che milita in C2 e che ha conquistato tutto il nostro quartiere - spiega il presidente Davide Polidori -. In qualche modo si può dire che noi della Project siamo “figli” del Don Bosco perché il legame che ci lega è quello che si instaura tra due famiglie. Vorrei ringraziarli per la fiducia e per l’opportunità che ci hanno concesso”. Due società unite da un progetto comune che mette al centro le persone del quartiere: “Abbiamo a disposizione il Merolle, e giocare lì è davvero fantastico - la sottolineatura -. Il Don Bosco ci ha fornito tutto il materiale per operare al meglio fin da subito, ciò sicuramente ci permetterà di affrontare la stagione come si deve”.

PUNTO DI PARTENZA - Una realtà “condivisa”, che nasce dall’esigenza di far fronte alle centinaia di richieste che il Don Bosco ha ricevuto per anni: “Il progetto della società è operare principalmente con i ragazzi del quartiere e dare loro l’opportunità di emergere - chiarisce Polidori -. La nostra prima squadra giocherà in Serie D ed è composta da un gruppo molto variegato per l’età. Sarà seguita da mister Emanuele Pisano, che ha piena fiducia sia da parte mia sia da parte della dirigenza. Abbiamo anche l’Under 17 regionale, che si concentrerà sulla crescita dei ragazzi per prepararli nei prossimi anni al salto in prima squadra”. L’inizio del campionato di Serie D, nel frattempo, si avvicina: “Siamo in un momento delicato e importante, con i ragazzi che si stanno conoscendo durante le sedute di allenamento, ma sono molto fiducioso. Con il supporto del Don Bosco e la splendida cornice del Merolle, faremo bene”.


Irene Annarelli

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