Superato il primo turno playoff, il Circolo Canottieri Lazio è carico in vista del doppio confronto con il Cures per i quarti di finale. I biancocelesti attendono i rivali nella propria tana per il match di andata, in programma sabato 10 maggio. Badaracco, oltre all'esperienza e alla solidità del suo team, vuole affidarsi anche alla freschezza dei più giovani.
SENSO DI APPARTENENZA - Thomas Mia, anagraficamente tra i più piccoli della rosa del Circolo, è cresciuto tanto nel corso di questa stagione: “Ho lavorato duramente per migliorare e contribuire alla causa collettiva. Provo un forte senso di appartenenza per questo club e ho un rapporto molto positivo con tutti. Sento il supporto e la fiducia da parte della dirigenza. Il clima di unità nato nello spogliatoio ci ha permesso di affrontare le sfide giocate finora con tenacia”. Il classe 2004, poi, si sofferma sulle sensazioni vissute per l'archiviazione della pratica Poggio Fidoni e il conseguente passaggio alla fase successiva dei playoff: “È stato il risultato del lavoro di squadra. Abbiamo dimostrato grande carattere e resilienza, elementi fondamentali in questo sport. Ora siamo determinati a continuare a dare il massimo per raggiungere i nostri obiettivi”.
PROSSIMA BATTAGLIA - Tra l'altro, proprio nell'ultima gara giocata, terminata 6-6 coi gialloverdi, Thomas ha siglato il suo primo gol con la prima squadra: “È stata un'emozione indescrivibile. Sarà un momento che ricorderò sempre, non solo per l'importanza personale, ma anche per il contributo che ho potuto dare in un incontro così significativo. Ricevere l'applauso dei tifosi e condividere la gioia con i miei compagni mi stimola ad aumentare ulteriormente il livello”. Adesso, però, tutte le energie andranno canalizzate nel doppio confronto col Cures: “Saranno due appuntamenti impegnativi. Riguardo le nostre possibilità di passare il turno, sono abbastanza ottimista. Con il supporto del mister, che ci guida con saggezza, e la determinazione di ogni membro del team, sono convinto che potremo andare lontano”.
*foto Giampaolo Scanu
Francesco Di Luna
